Recuperi

Final di Rero

E’di nuovo il Sig. Cova Waifro a fornire allo staff tecnico della R.A.F. questa traccia. E’ una giornata di nebbia una come tante da queste parti, la zona dello scavo e già stata allestita il giorno prima. La Croce Rossa ha installato la tenda per comporre eventuali resti del pilota, è pronta anche la tenda per rifocillare i volontari della R.A.F. Si procede all’alza bandiera, le note del silenzio fuori ordinanza si sono sentite nel pomeriggio di ieri. Il Sindaco di Tresigallo Maurizio Barbirati è presente con altre autorità, tra cui tre rappresentanti della Luftwaffe con base a Poggiorenatico. Si da inizio allo scavo, dopo appena 10 minuti salta fuori una pala dell’elica, poi s’intravede nel fango il ruotino di coda, un altro pezzo d’elica, pezzi di fusoliera con ancora il Logo “RLM”. Sono le 11:00, nella terra di recupero il Medico necroforo scorge una tibia ed una vertebra, si setaccia accuratamente attorno a questi resti, e se ne trovano altri, vanno subito raccolti e messi da parte. Dallo scavo emergono anche le bombole d’aria compressa, parti elettriche, tra cui il rottame del Fug16 ZY, e parti del Fug 25, è la prima volta che si recuperano questi tipi d’apparecchiature considerate TOP SECRET. Ma per arrivare al pezzo forte di questo recupero, il motore, bisogna scavare fino a 12 m.t., l’escavatore fatica ad agganciarlo, ma alla fine il DB 605 vede la luce. Non è sicuramente in buona “forma”, è in ogni modo ancora impressionante toccare con mano un mostro a 12 cilindri che portava l’ Me 109 a quasi 700 km orari. Dalla parte anteriore, spunta il Mauser da 20mm, e dalla posteriore gli ammortizzatori del cannoncino. Il Medico nota che sul motore ci sono delle chiazze giallastre “Penso siano sostanze organiche del pilota”. Questa frase si commenta da sola, e da sola sintetizza che cosa sia stata la guerra, per la generazione che l’ha fatta.

5 ottobre 2002 ore 08:00

E’di nuovo il Sig. Cova Waifro a fornire allo staff tecnico della R.A.F. questa traccia. E’ una giornata di nebbia una come tante da queste parti, la zona dello scavo e già stata allestita il giorno prima. La Croce Rossa ha installato la tenda per comporre eventuali resti del pilota, è pronta anche la tenda per rifocillare i volontari della R.A.F. Si procede all’alza bandiera, le note del silenzio fuori ordinanza si sono sentite nel pomeriggio di ieri. Il Sindaco di Tresigallo Maurizio Barbirati è presente con altre autorità, tra cui tre rappresentanti della Luftwaffe con base a Poggiorenatico. Si da inizio allo scavo, dopo appena 10 minuti salta fuori una pala dell’elica, poi s’intravede nel fango il ruotino di coda, un altro pezzo d’elica, pezzi di fusoliera con ancora il Logo “RLM”. Sono le 11:00, nella terra di recupero il Medico necroforo scorge una tibia ed una vertebra, si setaccia accuratamente attorno a questi resti, e se ne trovano altri, vanno subito raccolti e messi da parte. Dallo scavo emergono anche le bombole d’aria compressa, parti elettriche, tra cui il rottame del Fug16 ZY, e parti del Fug 25, è la prima volta che si recuperano questi tipi d’apparecchiature considerate TOP SECRET. Ma per arrivare al pezzo forte di questo recupero, il motore, bisogna scavare fino a 12 m.t., l’escavatore fatica ad agganciarlo, ma alla fine il DB 605 vede la luce. Non è sicuramente in buona “forma”, è in ogni modo ancora impressionante toccare con mano un mostro a 12 cilindri che portava l’ Me 109 a quasi 700 km orari. Dalla parte anteriore, spunta il Mauser da 20mm, e dalla posteriore gli ammortizzatori del cannoncino. Il Medico nota che sul motore ci sono delle chiazze giallastre “Penso siano sostanze organiche del pilota”. Questa frase si commenta da sola, e da sola sintetizza che cosa sia stata la guerra, per la generazione che l’ha fatta. Serviranno quasi tre anni di ricerche, d’indagini, di sopralluoghi, e di chilometri fatti nelle campagne del basso Ferrarese, ma alla fine l’hanno spuntata. L’hanno trovato nel podere “Il Dosso” di proprietà del Sig. Palizza Paolo, a circa 50 m.t. dal canale Bulgarello.

Maggio 2004

Ad oggi la RAF è in possesso del reparto d’appartenenza “jg 77 asso di cuori rosso” che per ironia della sorte era basato a Poggiorenatico. La stessa base da dove sono giunti i rappresentanti Germanici che hanno partecipato alle esequie del pilota, e sempre in quest’occasione, il presidente del sodalizio Leo Venieri è stato contattato da una persona che all’epoca del disastro aereo portò alle forze d’occupazione tedesche il portafogli che aveva trovato nei pressi del disastro. Questo fatto ci ha permesso di individuare le generalità del pilota, che finalmente ha un nome ed un cognome “ HANS FORLER”. Inoltre il gruppo RAF è riuscito ad individuare la sorella di 86 anni che vive a Kiel in Germania, dove nell’agosto di quest’anno una rappresentanza del sodalizio si recherà a farle visita, e a dirle dove è il luogo della sepoltura del fratello. Nel Maggio 2003 si sono svolte le esequie del pilota, nel cimitero di Tresigallo (FE). Erano presenti rappresentanti della Luftwaffe e della nostra Aeronautica Militare, oltre ad altre associazioni d’Arma, e come ultimo saluto un Fieslerstorch ha fatto dei passaggi sul corteo funebre. La salma è stata poi trasportata sino al cimitero di guerra Germanico di Passo Futa, dove è stata sepolta come anonima. Con queste poche righe si conclude una vicenda lunga più di mezzo secolo, e vogliamo ricordare di non considerare HANS FORLER come nemico, ma come un ragazzo che ha fatto il proprio dovere in una guerra che non aveva senso, in un’epoca dove l’ideologia della nazionalità la faceva da padrona, e che anche lui con il suo sacrificio ha contribuito in un qualche modo alla costruzione dell’attuale EUROPA.

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