Recuperi



Vighizzolo D'Este

Sabato 9 Agosto 2008 Il nostro Gruppo (R.A.F.) è stato invitato (Leo Venieri ne è stato l’artefice) dall’amministrazione comunale di Vighizzolo D’este (PD) per verificare una traccia di un velivolo Alleato precipitato in quei luoghi nel periodo bellico. Purtroppo i dati e le testimonianze sono state piuttosto discordanti e frammentarie, visto che i dati raccolti, sono forniti da testimoni che al tempo del fatto erano poco più che bambini, e che dopo più di 60 anni possono essere “inquinati” dal fattore memoria. L’unico dato certo è stato il luogo di caduta del velivolo, infatti, appena siamo stati condotti sul “ SITO” dell’impatto, abbiamo iniziato la ricerca con i cerca metalli recuperando parecchio materiale di sicura origine aeronautica, ed anche reperti ossei. Quindi dovevamo lavorare esclusivamente sui rapporti ufficiali delle Aeronautiche coinvolte, questo è stato possibile grazie al prezioso aiuto dei nostri soliti collaboratori Vezzoli Diego, Mischi Claudio e Becchi Michele. La data che hanno suggerito “i testimoni ” è il 25/Dicembre /1944 (orario 12,00 circa), la 12 ima USAF non ha avuto delle missioni e/o perdite in quella zona del Veneto. Al contrario le forze aeree inquadrate nel Comonwelth ”(purtroppo recuperare documentazione ufficiale Britannica è estremamente difficoltoso) dichiarano che “ Attività nella notte tra il 25 e 26 dicembre 1944 di bombardieri A-20 nella zona tutto attorno a Vighizzolo, obiettivo Vicenza e i traghetti e linee di comunicazione sul Po” (Fonte Mischi). La 12 ima USAF ha lamentato perdite (4 Velivoli P 38) (fonte Becchi/Vezzoli) ma in data 25/Dicembre/1943 (ore 12,00 circa) e proprio dalle parti di Vighizzolo ne sarebbe caduto almeno uno di questi aerei.

I proiettili ritrovati sono di calibro 12mm e 20 mm (Armamento che avevano sia i P 38 che gli A20). Abbiamo ritrovato una piccola parte della cuffia di volo che sembra il Model C Britannica, cosa del tutto comune anche negli equipaggi Statunitensi, previo cambio spinotto radio. Un elemento che ci farebbe credere ad un P 38 è il pomello del riscaldamento del cruscotto (COCKPIT HEAT), al momento sono tutte congetture, il dubbio si scioglierà solo al momento dello scavo vero e proprio. Scavo che sottolineo dovrà essere eseguito in maniera impeccabile; anche se l’area del segnale rilevato è piuttosto estesa non vuole dire che vi sia una quantità di reperti che possiamo interpretare, causa la forte ossidazione degli stessi, dovuta alla bassa profondità. Dobbiamo sicuramente recuperare tutto il materiale di origine umana per dare una degna sepoltura allo sfortunato/i Aviatore/ri.

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